Presso l’abitazione del Maestro De Tuoni, che per un ventennio ne sarà il Presidente, il 15 giugno 1960 si è costituito il Gruppo Artistico Spresianese con lo scopo di favorire le attività artistiche, intese come valorizzazione delle arti plastiche e visive della zona di Spresiano e dintorni.
In un primo tempo, il Gruppo concentrerà la sua azione nell’organizzazione delle Mostre Artigiane e d’Arte allestite all’Albergo Frare in occasione della Sagra del Rosario. I soci si manterranno sulla dozzina, e ritrovarsi diverrà usuale per commentare le novità e scambiare opinioni in fatto d’arte. Attese e partecipate le uscite en plein air, vera e propria scuola di paesaggio, così come le visite alle Biennali veneziane.
Il 1968, in particolare, sarà fervido di attività, visibilità e sviluppi, tanto da rappresentare quasi la data di rifondazione del sodalizio, che diverrà uno dei più qualificati e compatti in ambito trevigiano.
Dagli anni Ottanta risiederà in paese il geom. Bruno Zago, sin da giovane grande appassionato di pittura.
Personalità capace e dinamica, si affiaterà col Gruppo riscuotendo la stima di De Tuoni, che gliene affiderà la presidenza. La terrà per una quindicina d’anni, corroborando l’attività sociale con varie felici iniziative. Nello stesso periodo entreranno soci Gaetano Amabile (docente alla Scuola Media), Sergio Giromel, Sandro Ceschin, Bruno De Luca, Danilo Olivotto, mentre le collettive si estenderanno alle frazioni.
Anno fondamentale per la vita del Gruppo il 1982, con l’inaugurazione della Chiesetta dell’ex Patronato, di proprietà comunale, restaurata per precipua cura di De Tuoni, adibita ad auditorium e a privilegiata sede di mostre ed eventi, fra cui una Rassegna d’Arte aperta ad invitati locali, intesa a promuovere il confronto e dialogo nel quadro delle attività culturali.
L’idea di esternare la bellezza in generale, facendone partecipe la comunità motiverà la creazione di una realtà chiamata Scuola d’Arte.
L’ultimo decennio vedrà i corsi d’arte seguiti dai docenti Luca Truccolo e Luisa Fabris estesi ai bambini e ai ragazzi, le raffinate ceramiche di Doriana Cei e le incisioni calcografiche di Maria Nives Cais, la presentazione del libro di Storie e colori del pittore Pietro Girotto, gli oli di Bruno Zago e gli acquerelli di Franco Vivian e, in particolare, a partire dal 2011, le edizioni di Settembre Arte, con mostre di speciale risonanza abbinate alle collettive. Inaugurate dalle sculture di Simon Benetton e seguite dalle retrospettive dedicate a Mario De Tuoni, Lino De Adamo, Luigi Pola e Giorgio Meneghetti, dalle antologiche di Bruna Sordi e di Valerio Perazzetta, dalle personali di Francesco Stefanini, Renato Sartoretto e Tiziano Tronchin, e di Olimpia Biasi, organizzate con la consulenza di valenti critici e illustrate da eleganti monografie.
Nel 2013, fervidissimo d’iniziative concentrate d’intesa con la Giunta Comunale, debutterà il progetto Popolart Immagine ideato da Bruna Sordi e seguito da Bruno Zago, con l’obiettivo di creare uno spazio dove tutte le forme di espressione artistica possano essere condivise e fruite dai cittadini frequentanti la sede municipale, offrendo ai creativi locali (e non solo) opportunità di conoscenza e di valorizzazione. Le successive edizioni dense di presenze comproveranno la riuscita dell’iniziativa.
Ed eccoci al 2018, al traguardo cioè del mezzo secolo (invero, come s’è visto, con qualche precedente) di attività del Gruppo coronato dalla Collettiva con l’edizione del catalogo, dalla trentaseiesima annualità dei corsi e dall’ottava edizione di Settembre Arte con l’importante retrospettiva dedicata a Luisa Lovarini (1895-1980) pittrice, incisore e architetto, concittadina di elezione. L’organico attuale è composto da Bruna Sordi (Presidente), Daniele Zanet, Stefano Bellussi, Maria Teresa Casagrande, Sandro Ceschin, Livia Chieregato, Bruno De Luca, Danilo Olivotto, Donata Simonetto, Renato Lorenzi e Bruno Zago. Le funzioni di segretario sono svolte, dal 2015, dal Signor Placido Zanatta.
Sono ormai scomparsi i pionieri, ma la loro lezione sopravvive. Nel volger di quasi un sessantennio molte cose sono cambiate, ma identici sono rimasti l’amore e la passione, la volontà di migliorarsi, il piacere di condividere la pittura, l’impegno di formazione dei giovani. Oggi come ieri, i membri del Gruppo Artistico Spresianese onorano questo sentito bisogno di creatività e di libertà con una testimonianza che li rende orgogliosi, e piace pensare che il loro contributo, germinato in quest’angolo della nostra amata terra trevigiana, possa idealmente saldarsi, oltre il tempo e lo spazio, nel più grande patrimonio di civiltà, di bellezza e di armonia in cui tutti ci riconosciamo.
Giuliano Simionato