Ringrazia Barcè e Pillon. Ecco la sua nazionale biancoceleste
Se pensi ad un dirigente storico, la memoria corre immediatamente da Giangiuseppe Lucchese, “Bepi” per gli amici ,che da quasi 35 anni fa parte della famiglia biancoceleste dove ha conosciuto la serie A e anche anonimi e mortificanti campionati dilettantistici.
“Dal 1988 -dice Bepi- faccio parte del calcio Treviso e ci sono rimasto fino al 2007 perché sentivo che stavamo entrando in una profonda crisi societaria tant’è che due anni dopo è arrivato un triste e inevitabile fallimento”.
Poi il vecchio amore è tornato a far battere il cuore…
“Quando Sandri ha rilevato il Treviso ci siamo incontrati e mi sono subito reso conto che finalmente era arrivato un imprenditore serio, competente e con una importante forza economica quindi ho accettato di rientrare”.
Nel Treviso ha ricoperto molti ruoli…
“Da giovane ho giocato con gli Allievi Regionali con Piero Bortoletto allenatore e a volte mi allenavo con la Juniores che poi a Roma si è laureata campione d’Italia. Poi è iniziato il mio percorso da dirigente passando da Consigliere, amministratore Delegato, Vice Presidente fino ad arrivare all’attuale presidente Onorario che ho accettato con grande entusiasmo anche per quello che ho fatto con questa società”.
Qual è la sua nazionale biancoceleste da quando è entrato nella dirigenza?
“Non è una cosa che faccio volentieri anche perché sarebbero in molti a meritare di essere citati quindi rischio di farmi qualche nemico ma siccome è un gioco allora…. giochiamo. In porta Handanovic i due difensori esterni Maggio e Dossena, i due centrali Viali e Ezio Rossi, a centrocampo Parravicini davanti alla difesa, i due sterni offensivi De Poli e Guigou, Gallo dietro le punte Toni e Beghetto. In panchina ci metto Mondini, Orlando, Bianco, Borriello, Foggia, Bonavina, Pradella. All. Bepi Pillon uno che ha fatto la storia del calcio Treviso”.
E il presidente che ricorda con maggior piacere?
“Con Giovanni Caberlotto eravamo potenti e forti ma con l’arrivo di Renzo Barcè siamo rimasti forti, vincenti e virtuosi senza una lira di passivo”.
Cosa dice della squadra attuale?
“Siamo partiti così così ma il campionato è appena iniziato e la squadra completamente rinnovata per cui ci vuole del tempo ma il nostro programma che prevede la promozione non subirà rallentamenti”.
di Giampaolo Zorzo