Una festa di profumi, colori, sapori.
Ma soprattutto una kermesse che mette al centro dell’attenzione l’estrema qualità di una filiera che da sempre garantisce al consumatore un prodotto sano, genuino, ricco di tradizione e dotato di connotazioni uniche che descrivono un intero territorio.
L’edizione 2021 di Caseus Veneti, la seconda dell’era Covid, si è conclusa con parecchie conferme, alcune gustose novità e progetti futuri che ingolosiranno tutte le categorie.
Ma andiamo con ordine. In una regione, il Veneto, che è primatista italiana del settore – quasi l’11% della produzione nazionale, con sette DOP e una STG – una manifestazione come Caseus è un autentico must. Non solo per celebrare un comparto che vale una buona fetta dell’economia agroalimentare (oltre 4 milioni forme all’anno di sole DOP, più le produzioni locali di malga, di fattoria e di micro-caseifici artigianali), ma per aprire una vetrina su un mondo particolare e più che mai vivo e propositivo nel panorama europeo. Che i formaggi italiani in generale e veneti in particolare piacciano, lo ha confermato la visita di produttori ed operatori del settore giunti da Germania, Francia, Austria, Slovenia: “Aprire una forma di Grana Padano DOP davanti ai loro occhi è stato uno spettacolo, sono rimasti senza parole”, spiega Terenzio Borga, presidente di A.PRo.LaV. che come sempre ha fatto le veci di padrone di casa nel corso della manifestazione ospitata come da tradizione da Villa Contarini a Piazzola sul Brenta. E non c’è solo l’estero.
Caseus si è già aperta anche al vicino Friuli e sogna un domani in cui anche le altre eccellenze casearie del Nord Italia potranno trovar spazio nei giardini, nelle sale e nelle scuderie di Villa Contarini, valorizzando abbinamenti, interpretazioni, utilizzi culinari.
Non è un mistero che a Caseus gli appuntamenti più attesi siano quelli delle degustazioni guidate, specie quelle delle pizze alle DOP, un momento che coniuga i sapori dei formaggi nostrani con l’arte di mastri pizzaioli di grandissima tradizione e che sforna prodotti autenticamente gourmet, capaci di soddisfare anche i palati più esigenti.
Quest’anno poi la novità del Concorso Panino ha raddoppiato la voglia di sperimentare: trenta giovani ristoratori si sono cimentati con materie prime semplici ma gustose per creare il miglior street food capace di esaltare almeno una delle DOP venete – a prevalere è stato “Seven Shires”, creazione originale del vicentino Nicola Rizzetto di Thiene che ha interpretato le due stagionature dell’Asiago in un gioco di sapori e consistenze.
A Caseus Veneti, la Marca Trevigiana è comunque sempre in prima fila. Per i prodotti d’eccellenza – il Pasta Molle con crosta lavata dell’azienda agricola Vaka Mora di Istrana ha raccolto il plauso della Giuria Aurea – così come per i freddi numeri che comunque certificano una produzione sempre al top, per volumi e qualità. Dei 49 formaggi premiati secondo le varie categorie in gara, ben 21 provengono dalla provincia di Treviso: un primato confermato e che poggia non solo su quella Casatella che da anni è divenuta bandiera della trevigianità a tavola, ma anche su eccellenze di nicchia che arrivano dalla zona del Grappa, da Soligo e dintorni, dalla pianura centrale, dalle colline di Tarzo e Revine sino al confine orientale di Roncade. Tanti tesori di profumi, sapori, fragranze che si intrecciano e che regalano esperienze sempre nuove e da provare. Anche con un buon calice di Prosecco, grazie alla partnership confermata della DOC e alle caratteristiche organolettiche ed olfattive che sposano a meraviglia le qualità dei vari formaggi, dai freschi agli stagionati passando per affinati ed affumicati.
I visitatori dell’edizione 2021 hanno potuto scorgere volti noti tra le varie tappe del percorso in villa.
Oltre al presidente di Regione Luca Zaia, alla madrina Eleonora Daniele ed a Beppe Gioia, giornalista Rai punta di diamante della Giuria Aurea, si è visto anche Giuseppe Calabrese, meglio noto come Peppone, simpatico protagonista di diversi programmi a tematica agroalimentare della televisione di Stato.
A Caseus, Peppone è stato ospite ma anche giudice nell’ambito del Concorso Panino e pure lui è rimasto in-cantato da quanto visto nel fine settimana di apertura al pubblico.
“Non era la sua prima volta – ammette Borga – Ma ogni volta anche lui resta stupito delle eccellenze ed anche delle innovazioni apportate.
Un profondo conoscitore della qualità e delle tradizioni come lui apprezza ancor di più quanto si fa per propagandare un consumo sano e consapevole del prodotto caseario, difatti non ha lesinato i complimenti dopo aver visto ed ovviamente assaggiato”.
Archiviato il Caseus Veneti 2021, si pensa già alla prossima edizione.
Che, per una questione di numeri, sarà quella della cosiddetta maturità visto che sarà la numero 18 in assoluto. Insomma, Caseus diventerà maggiorenne e sarà chiamata a migliorare ancora, ad accettare nuove sfide e nuovi confronti, magari ad espandersi sempre più.
“È esattamente quello che vogliamo – conclude Borga –Anche il Gambero Rosso elogia la nostra crescita ed il continuo sviluppo che la rassegna ha avuto in questi anni. Di certo non ci vogliamo fermare: il coinvolgimento delle altre Regioni diviene un punto fondamentale dell’agenda futura. Siamo già al lavoro, con i tecnici, gli organizzatori, la Regione e l’ONAF per una edizione 2022 ancora più coinvolgente e ricca.
Vorremmo stupire ancora e raccontare con sempre maggiori particolari una tradizione, quella del latte e della sua trasformazione, che affascina e che cattura grandi e piccini”.
di Federico Bettuzzi