… con i profumi e sapori della Puglia
Una cena di Natale tra sapori, profumi, colori particolari, in un angolo di Puglia trasportato nel pieno centro storico di Treviso.
La redazione di TREVISO30NEWS si è ritrovata pochi giorni prima delle festività nella magnifica location della Trattoria Hesperia in piazzetta Crispi per la tradizionale cena degli auguri e per i brindisi beneauguranti.
L’occasione, resa possibile dalla squisita ospitalità della titolare Nilde Loschiavone che si è volentieri prestata anche ad una foto ricordo con il nostro staff, è stata propizia per fare il punto della situazione della rivista, giunta ormai al quarto anno di vita e con una continua espansione nel territorio.
Il direttore Giampaolo Zorzo ha ringraziato personalmente i collaboratori per l’impegno profuso nella realizzazione di un prodotto editoriale che, nel tempo, si è evoluto divenendo un irrinunciabile appuntamento mensile per tutti i lettori, e li ha invitati a non smettere mai di proporre nuove idee per arricchire il giornale di contenuti e storie sempre interessanti.
A tavola non è mancata l’allegria, ovviamente. Merito dello spirito natalizio, dell’affiatamento di un gruppo che ormai lavora compatto da parecchi anni e delle prelibatezze selezionate dalla cucina della Trattoria Hesperia. Già gli antipasti iniziali hanno riservato una vera e propria girandola di sapori che ha saziato gli appetiti degli esigenti palati dei giornalisti radunati a tavola; altrettanto è avvenuto con la selezione dei primi piatti, interessante coniugazione delle materie prime originarie della Puglia orchestrata dalle sapienti mani degli chef del locale.
Bypassato il secondo per scelta unanime di tutti i commensali, già ampiamente sazi, si è passati al dolce ed ai brindisi conclusivi, intervallati come tradizione non solo da un gentile pensiero del direttore ai suoi collaboratori ma anche dalla definizione del timone del numero che state leggendo. Perché in fondo, anche quando sono seduti a tavola, i nostri giornalisti non smettono mai di pensare al lavoro ed ai loro lettori.
di Federico Bettuzzi