Orgoglio delle proprie radici e rispetto delle diversità, ma anche investimenti in tecnologia e un lungo lavoro per migliorare sempre la qualità del Prosecco; sono gli ingredienti della storia di una delle aziende trevigiane più conosciute nel mondo.
Era il 7 febbraio 1987 quando al Golf Club “Cà della Nave” di Martellago (VE) Vittorino Polegato e la moglie Mina, insieme ai figli Paolo e Giorgio, presentavano al mondo del vino il nuovo brand della loro casa vinicola, Astoria: il nuovo marchio di famiglia era destinato a produrre una selezione di vini per il mondo della ristorazione. Il Prosecco esisteva già, certo, ma era ben lontano da quel fenomeno mondiale che poi sarebbe diventato, e lo “spritz” era un termine usato quasi esclusivamente a Nordest.
35 anni dopo, Astoria Wines è il primo produttore privato dell’area del Conegliano-Valdobbiadene DOCG: oltre ai 40 ettari della Tenuta Astoria, a Refrontolo, conta 140 conferitori, che vengono seguiti in tutte le fasi della lavorazione. È uno dei nomi più conosciuti quando si parla di Prosecco, e tra coloro che hanno contribuito a diffonderlo all’estero. È anche uno dei brand che meglio ha saputo anticipare i cambiamenti nelle abitudini degli italiani, e l’avvento dell’aperitivo come momento fondamentale della nostra socializzazione.
Alla guida di Astoria c’è Paolo Polegato, in qualità di Presidente, affiancato dal figlio Filippo, nuovo AD dopo che, nell’ottobre scorso, Giorgio Polegato ha ceduto la sua metà dell’azienda al fratello. Filippo Polegato ha 30 anni, ma vanta ormai una lunga esperienza nel mondo del vino, sia all’estero (dopo il diploma ha lavorato prima negli Stati Uniti e poi in Australia) che in Italia, nella direzione commerciale. Insieme, continuano a lavorare per far crescere l’azienda, senza rinunciare ai valori e all’impegno sociale che li ha sempre caratterizzati. Come racconta Filippo Polegato: “abbiamo voluto dare continuità al lavoro della nostra famiglia, rinunciando alle offerte di fondi internazionali, per mantenere il controllo sui nostri obiettivi, che non sono legati solo al business ma anche al ruolo sociale che abbiamo nel territorio.”
Astoria è riconosciuta come una delle aziende più creative del territorio, sia nell’immagine, sia nella capacità di innovare. Se il Prosecco è il suo vino più rappresentativo, dal brut al dry all’ultimo nato, il Rosé DOC, Astoria ama mettere in pratica la propria capacità spumantistica in tanti modi, ad esempio con Kalibro, uno spumante nato dall’esperienza di Astoria con lo storico enologo Nereo Cavazzani. L’impegno è anche nel continuare la produzione di quei vini che riescono a perpetuare la tradizione vinicola del territorio, come i blend rossi della casa, Ruden e Croder, o come il Refrontolo Passito Docg, le cui uve di Marzemino sono lasciate ancora oggi all’appassimento naturale sui graticci. La cura costante sia in vigneto, dove il protocollo SQNPI per l’agricoltura sostenibile adottato da Astoria nel 2018 è oramai la norma anche per i conferitori, sia in cantina, con l’uso di tecnologie sempre all’avanguardia, puntano a migliorare costantemente la qualità dei vini, che da anni sono ai vertici nelle valutazioni delle Guide specializzate.
Astoria però ha anche mostrato che essere legati al proprio territorio e alla tradizione vinicola non significa essere tradizionalisti. Anzi si è sempre fatta promotrice di iniziative a favore dell’integrazione tra popoli e della lotta alle discriminazioni: tra gli esempi più noti, la sponsorizzazione della nazionale di calcio del Togo in vista dei mondiali di Germania nel 2006, le operazioni benefiche a favore della fondazione “Colombia Te Quiere Ver” del giocatore dell’Inter Ramiro Cordoba, o la campagna “Intolleranti contro l’Intolleranza” che ritraeva una modella di colore con il tricolore sulle labbra. Sono tanti gli episodi che hanno visto Astoria schierarsi, senza paura delle polemiche e delle minacce sui social, che sono puntualmente arrivate. Anzi, l’azienda ha risposto con ironia anche agli insulti, col video “No Hate Speech” coinvolgendo una serie di atleti della nazionale italiana di origine estera.
Astoria guarda sempre avanti, per continuare a crescere e a rafforzarsi, con una serie di investimenti importanti. Continua Polegato: stiamo completando i lavori del nuovo polo logistico a Crocetta del Montello, dove si trovano i nostri uffici e il comparto imbottigliamento (mentre a Refrontolo ci sono la Tenuta, lo Store e la cantina di vinificazione) – Astoria ha investito oltre 10 milioni di euro per un nuovo centro da oltre 5000 metri quadrati, che consente una gestione unica e più efficiente sia degli ordini provenienti dal canale Ho.Re.Ca. che di quelli provenienti dall’ e-commerce. – L’evoluzione del mercato ci chiede di essere più rapidi ed efficienti al servizio di locali e ristoranti, ma anche dell’utente privato che acquista online. Per questo, in collaborazione con l’università di Padova, abbiamo avviato un processo robotizzato e flessibile per la gestione degli ordini che consentirà di ridurre fino al 40% i tempi normali di evasione delle commesse. E che ci consentirà di crescere, anche in termini di occupazione, con nuove assunzioni già quest’anno.
“35”: LA BOTTIGLIA CELEBRATIVA
35 anni sono un compleanno da festeggiare, e per farlo degnamente Astoria ha preparato una speciale bottiglia celebrativa, una Magnum chiamata semplicemente “35”. Al suo interno non può esserci che Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Brut “Casa Vittorino”, uno dei vini simbolo dell’azienda, che da sempre omaggia il suo fondatore, Vittorino Polegato.
UN PROSECCO DA PODIO
La fama di Astoria si deve anche alla forte presenza nel mondo dello sport, che è insieme una passione, un’occasione di promozione, e un modo per aiutare il tessuto sociale del territorio. Astoria ha sostenuto e sostiene tante associazioni sportive, da quelle locali come i circoli della
pesca fino alle squadre più conosciute, come il Calcio Cittadella, o eventi sportivi internazionali.
Ma certamente il nome del marchio trevigiano viene associato soprattutto al mondo del ciclismo, grazie alla sponsorizzazione del Giro d’Italia e di altre gare internazionali. Da Froome a Nibali, da Contador a Carapaz, sono tanti i campioni delle due ruote che hanno brindato ai loro successi aprendo una bottiglia di spumante Astoria. Che come sempre non si limita ad affiancare il suo nome a un evento, ma cerca di creare iniziative di taglio sociale. Lo scorso anno il vincitore Egan Bernal ha autografato 100 jeroboam di Prosecco DOC Rosé in una speciale bottiglia rosa, messe in vendita per beneficienza: il ricavato è andato alla Fondazione Scarponi, nata in memoria dell’indimenticato campione Michele Scarponi, per dare assistenza psicologica ai familiari delle vittime della strada.
Durante il Giro Astoria organizza, insieme a ristoranti e locali lungo il percorso, l’accoglienza alla carovana rosa, con vetrine, feste a tema e ovviamente le bottiglie ufficiali del Giro, perché ovunque l’arrivo del Giro è una grande festa, capace di coinvolgere un pubblico di tutte le età.
Astoria sarà sul podio anche del prossimo Giro d’Italia, che partirà da Budapest il 6 maggio per concludersi a Verona il 29. E potrà contare anche su una tappa “in casa”: Treviso ospiterà infatti l’arrivo della diciottesima tappa, giovedì 26 maggio, con partenza da Borgo Valsugana e un percorso di 146 km che si concluderà con un circuito attorno alla città prima della volata finale.
di R.E.