Sessant’anni di attività rappresentano un traguardo di grande prestigio per un’azienda. Sono il frutto del lavoro, della volontà, della capacità di saper portare avanti un progetto.
E se oggi i fratelli Massimo e Fiorenzo Lorenzon sono arrivati a conseguire obiettivi importanti con successo della storica azienda, significa che hanno creduto in quel progetto che oggi è una realtà viva nella Marca.
Il padre, Francesco Lorenzon classe 1918, nativo di Gorgo al Monticano dovette, come molti suoi coetanei, prendere parte alla seconda guerra mondiale. Francesco il commercio e la vite li aveva nel sangue e nel dopoguerra iniziò a produrre vino.
Nel 1962 il progetto si ampliò e a Rovarè di San Biagio di Callalta proseguì a vinificare le splendide uve delle terre della Marca Trevigiana.
La storia delle Cantine “I Padroncini” (che si trovano a Rovarè in via del Padroncino) è uno degli esempi di successo di imprenditori che grazie alla volontà e alla lungimiranza hanno contribuito a portare in alto la provincia di Treviso.
Negli anni l’attività è proseguita grazie all’impegno dei fratelli Fiorenzo e Massimo e l’azienda dispone di una superficie viticola di 30 ettari. Sono trentamila le bottiglie prodotte che vengono vendute in Italia, Germania, Australia ed Austria. Fiorenzo è da anni presidente della locale Coldiretti.
L’azienda si estende in due rinomate zone tipiche del Piave: Poderi “I Padroncini” a San Biagio di Callalta a destra del fiume Piave, Azienda agricola al Todero sita tra le terre di Levada a sinistra del fiume. Numerosi i premi conseguiti dai fratelli Lorenzon che da sempre puntano sulla qualità del prodotto: Premi dama doro Enoconegliano 2012, Sigillo d’argento riesling italico 2012, sempre nel 2012 sigillo d’argento prosecco frizzante, Dama doro Riesling italico frizzante. Numerosi i diplomi di merito e l’ennesimo premio è arrivato nei giorni scorsi dal prestigioso concorso che si tiene a Candelù. Successo anche con il Prosecco Rosè confermato dai numeri.
di Lorenzo Baldoni