“La sua visione estetizzante della vita lo impegna quasi quotidianamente nell’allenamento di corpo e mente, lo circonda di giovani talentuosi, lo spinge a sostenere iniziative benefiche (6insusperabile; Imprenditori con il cuore nel sociale fra le altre), manifestazioni popolari quali Miss Città Murata ed altre dal pubblico più contenuto, ad esempio i festival di Arte Contemporanea anche fuori regione. Colleziona opere d’arte e cura con attenzione ogni dettaglio dei suoi progetti.”
Luigi Bonanno è un esteta, imprenditore trevigiano che la pratica del soccer ha spostato prima a Padova e, poi, a Castelfranco Veneto. Nella sua curatissima sede di Castelfranco stazionano architetti internazionali che immaginano spazi e luoghi dove esseri umani trascorreranno ore felici, realizzando i loro sogni di privacy, benessere e quiete.
La sua visione estetizzante della vita lo impegna quasi quotidianamente nell’allenamento di corpo e mente, lo circonda di giovani talentuosi, lo spinge a sostenere iniziative benefiche insuperabile;
Imprenditori con il cuore nel sociale fra le altre, manifestazioni popolari quali Miss Città Murata ed altre dal pubblico più contenuto, ad esempio i festival di Arte Contemporanea anche fuori regione. Colleziona opere d’arte e cura con attenzione ogni dettaglio dei suoi progetti.
Nel mondo degli immobiliaristi trevigiani, intermediari di vendita che occupano le posizioni dal dopo-guerra e le passano in eredità, oppure società immobiliari che gestiscono sterminati patrimoni di terzi in ottiche di compressione dei costi, inclusi quelli fiscali, la Bonanno Immobili si distingue per una via propria dell’organizzazione dei rapaci lapidei e carpentieri. Una via che i capimastri delle cattedrali medioevali avrebbero definito aurea.
Una via che trasforma in oro ciò che le banche definiscono incagli.
Perché ha scelto Castelfranco Veneto – ricco e storico centro minore del Veneto – per aprire la sua attività di consulenza immobiliare?
Ho scelto Castelfranco Veneto per la sua posizione strategica, la città si localizza infatti centralmente fra i capoluoghi veneti di Treviso, Padova e Vicenza, rendendola il luogo perfetto per poter operare nel territorio circostante in modo estensivo ed organizzato.
Qual è la declinazione ecosostenibile delle sue operazioni immobiliari in Veneto?
Le nostre operazioni immobiliari nascono da un attento studio del territorio e delle necessità contemporanee, come dimostra il nostro nuovo progetto VERTICALITI nel cuore di Castelfranco Veneto. Nella realizzazione di questi edifici, infatti, ci si è posti l’obiettivo di dare al cliente delle abitazioni dai bassi consumi ma dall’elevato comfort ambientale, migliorando le condizioni di vita e il benessere degli utenti.
Attraverso l’impianto fotovoltaico, si potranno, così, contenere le emissioni di anidride carbonica e il
valore di mercato acquisito verrà mantenuto nel tempo oltre a consentire all’edificio di essere classificato in Classe Energetica A4.
Concretamente verrà consegnato all’utente un edificio con un ridottissimo impatto ambientale che abbisognerà di minori energie per il funzionamento e che permetterà di ridurre le spese di riscaldamento e climatizzazione. Gli edifici saranno così in grado di rispondere pienamente alle esigenze di risparmio energetico risultando efficienti negli anni e man-tenendo il loro valore di mercato.
Altro elemento a cui si è voluta porre grande attenzione, è il cuore verde dell’intero progetto, il parco, che si inserirà all’interno del comparto urbanistico. Il verde, le essenze e gli elementi morfologici quali terrapieni o anfiteatri naturali ne caratterizzeranno l’aspetto e ne delineeranno il carattere.
Quest’area pubblica destinata a verde, situata all’interno di una porzione di città mediamente urbanizzata, riuscirà ad assolvere a più funzioni: fra le più importanti, senza dubbio, la riduzione dell’inquinamento atmosferico -che la vegetazione è in grado di assorbire- e la riduzione delle temperature. Il parco risulterà essere dunque un valore aggiunto per l’intera zona che, anche grazie ad esso, rappresenterà un’esclusività per l’abitare castellano, rivoluzionato da questo inter-vento.
La L.R.11/2004 – legge che governa l’urbanistica in Veneto – ha come fine la preservazione del suolo e del paesaggio veneto. A tale scopo ha previsto una forma di compensazione dei crediti edilizi. Alla luce della sua esperienza professionale, ritiene che vi siano le condizioni per valutare la creazione di una “borsa dei crediti” edilizi in Veneto?
L’approvazione di questa legge apre nuovi temi, cioè quelli di non poter più sacrificare il nostro territorio, dovendolo considerare come una risorsa limitata e non rinnovabile, un bene comune di fondamentale importanza per la qualità delle nostre vite. I comuni nell’ambito del piano di assetto del territorio (PAT) hanno individuato le eventuali opere incongrue, gli elementi di degrado, gli elementi di miglioramento della qualità urbana e di riordino della zona agricola definendo gli obiettivi di ripristino e di riqualificazione urbanistica, paesaggistica, architettonica e ambientale del territorio che si intendono realizzare e gli indirizzi e le direttive relativi agli interventi da attuare. Con il piano degli interventi (PI) disciplinano gli interventi di trasformazione da realizzare per conseguire gli obiettivi prefissati. La demolizione delle opere incongrue, l’eliminazione degli elementi di degrado, o la realizzazione degli interventi di miglioramento della qualità urbana, paesaggistica, architettonica e ambientale, determinano un credito edilizio. Per credito edilizio si intende una quantità volumetrica riconosciuta a seguito della realizzazione degli interventi di cui sopra.
I crediti edilizi sono già an-notati nel registro dei crediti edilizi del PI – Piano degli Interventi e liberamente commerciabili e per questo non credo possa essere di aiuto la creazione di una “borsa dei crediti” edilizi in Veneto.
I borsini immobiliari aggiornati a giugno 2022 citano: un prezzo di Euro 1795/mq in vendita in Veneto, che scende ad Euro 1659/mq nel capoluogo di Treviso. Sono valori credibili?
“I valori indicati sulle banche dati immobiliari sono senza dubbio il modo migliore per avere un prezzo sballato e inesatto dell’immobile oggetto di valuta-zione. Le banche dati prendono in considerazione la macro zone, e per macro zone intendo paesi, piccole città o grandi città nella loro totalità.
Tra una parte e l’altra di una piccola o grande città può esserci una differenza abissale, i fattori che incidono sui prezzi sono relativi ai servizi, all’estrazione sociale degli abitanti, alla fama del quartiere ed allo stato di conservazione delle palazzine. Tra nuovo e usato esiste una sostanziale differenza sul prezzo a mq.
Inoltre, non viene tenuto in considerazione un fattore importante in quanto gli immobili non sono tutti uguali, quelli con il giardino non hanno lo stesso valore di quelli senza, quelli con un bagno cieco, quelli senza balcone, quelli con la zona giorno esposta a nord, quelli senza terrazza e quelli senza posto auto non posso avere lo stesso valore di quelli diversamente disposti e serviti.
Per dare valore ad un immobile bisogna conoscere due cose: la disponibilità di spesa dei potenziali acquirenti; il prezzo del venduto di immobili simili per zona o tipologia. Per avere queste competenze è necessaria un’esperienza decennale e costante nelle vendite immobiliari.
Pertanto chi ha bisogno di sapere quanto vale il suo appartamento o il suo immobile deve richiedere una valutazione ad un’agenzia immobiliare specializzata.”
Fra ricettivo, industriale e commercio, quali sono i settori di maggior interesse delle amministrazioni locali per le locali politiche urbanistiche ed edilizie?
“Innanzitutto la pubblica Amministrazione deve trasformarsi in alleata dei cittadini ed imprese per facilitare la creazione di lavoro, l’innovazione e per migliorare la qualità di vita di tutte le persone.
In funzione della località in cui ci si trova ogni amministrazione locale deve concentrare il suo interesse in questi settori di uguale importanza, creando le infrastrutture, nel rispetto dell’ambiente, che devono diventare il volano del rilancio: il Turismo, l’Arte e la Cultura, devono essere elevati a brand iconico del territorio, attraverso cui rafforzare sistematicamente l’immagine dello stesso sia verso chi risiede, sia verso i cittadini di altri paesi; le Imprese e il Lavoro, devono essere riconosciuti come motore della ripresa, da sostenere e facilitare per generare profonde innovazioni dei sistemi produttivi; l’Istruzione, la Ricerca e le Competenze sono fattori chiave per lo sviluppo; gli Individui e le Famiglie sono da porre al centro di una società equa e inclusiva, perché siano attori del cambiamento e partecipi dei processi di innovazione sociale. Solo attuando questi punti sarà possibile costruire le basi di uno sviluppo accelerato e duraturo per ogni singola amministrazione locale e per tutto il nostro Paese.”
di Sabrina Danieli Franceschini