UNA VITA PER I MOTORI
Prima come campioni di rally ora come imprenditori
Dici Fassina e la mente corre velocemente al mondo delle auto. Tony, oggi settantottenne, negli anni ‘70/80 è stato pluricampione d’Italia e d’Europa di Rally mentre il figlio Alessandro è andato oltre e fatto di meglio vincendo il campionato del Mondo.
I motori scorrono nel DNA di questa famiglia e così, Tony, dopo aver appeso il volante al chiodo inizia quello con le concessionarie: dal 1982 apre la sua prima concessionaria auto poi lentamente ma inesorabilmente arriva, anno dopo anno, una crescita che ha dello straordinario e oggi il “Gruppo Fassina” vende auto di 14 marchi con concessionarie sparse nel nord Italia con numeri incredibili: 200 dipendenti consolidati e 250 aggregati per un fatturato che nel 2022 si è chiuso a 500 milioni e tra questi c’è la distribuzione esclusiva per l’Italia di Bentley e McLaren. Insomma numero da capogiro. Sono gli anni di uno sviluppo vorticoso che portano la concessionaria, nel 1989, ad essere la terza in Italia per numero di auto nuove vendute fino agli attuali numeri da capogiro.
SI APRE A MILANO
Nel 1997 comincia la sfida più ambiziosa: il gruppo rileva da Fiat Auto Milano la storica succursale, sita in via Arona 15, adiacente alla Fiera Campionaria e a Corso Sempione.
I marchi storici Alfa Romeo Rotondi, Lancia Saicar e Fiat Saigarage entrano a far parte del gruppo, avviando l’espansione nel capoluogo lombardo: viene acquisita la Volvo SveziaCar, la Chrysler Syncro Car Service, la Land Rover Comar e la Jaguar British Racing Green. Nel giro di pochi anni la Fassina spa può vantare lo showroom più ampio e prestigioso di Milano: il Car Village di via Grassi 98 Milano, oltre 50.000 mq tutti dedicati all’auto. Oltre a questo, i prestigiosi brand Infiniti e Mclaren scelgono il gruppo come distributore esclusivo per l’Italia, rispettivamente nel 2008 e nel 2010, arricchendo ulteriormente la già vasta offerta che oggi genera un fatturato aggregato vicino ai 400 milioni di euro. Anche Bentley nei seguenti anni si appoggerà al Gruppo Fassina per essere concessionaria esclusiva in l’Italia. Dal 1999, tramite Petrol Service, è presente nella distribuzione carburanti col marchio H6, settore che viene seguito con particolare interesse e per il quale è previsto un piano di crescita considerevole (ad oggi conta 23 impianti).
GLI INIZI E LA CRESCITA
Gli inizi del Gruppo Fassina risalgono al 1982 quando Tony Fassina, in procinto di abbandonare le competizioni sportive, rileva la con-cessionaria Fiat a Vittorio Veneto.
Dal 1999, tramite Petrol Service, è presente nella distribuzione carburanti, settore che viene seguito con particolare interesse e per il quale è previsto un piano di crescita considerevole. Parallelamente al settore auto il Gruppo Fassina cresce nel settore immobiliare e finanziario. Nel ramo immobiliare vengono acquisite e lottizzate zone industriali in Veneto, Friuli e Lombardia per un milione di metri quadrati. Nel ramo finanziario vengono rafforzate delle partecipazioni in diverse aziende di credito e, nel 1999, il Gruppo Fassina entra nel patto di sindacato di Gemina.
E’ promotore del fondo Kiwi2 per finanziare le aziende della new economy. In questo settore ha rilevato automobili.com, società che si occupa del commercio auto on line. Risorge a Milano, dove fu fondata nel gennaio 1900, l’Isotta Fraschini. Cioè la casa italiana che di fatto ha inventato il lusso automobilistico, come testimonia un certificato di nascita che precede di 2 anni Hispano Swiza, di 6 Rolls Royce, di 9 Bugatti e addirittura di 19 Bentley. Una leggenda che ha ispirato anche la scelta della location per il “battesimo”, che è stato celebrato nella sede dell’Automobile Club di Milano dove agli albori del XX Secolo la neonata azienda creata da Cesare Isotta e dai tre fratelli Fraschini (Oreste, Antonio e Vincenzo) aveva ottenuto la prima licenza di costruttore automobilistico.
A spiegarci meglio del progetto Isotta Fraschini è lo stesso Alessandro Fassina, presidente della società Isotta Fraschini Automobili Milano.
Cosa ha spinto un imprenditore molto impegnato nel mondo automotive ad imbarcarsi in un progetto così difficile?
“È stata la voglia di uscire dalla mia “comfort zone”. Mi spiego meglio, mi ritengo una persona molto impegnata ancor prima di iniziare questa avventura, ma su cose molto tradizionali e per me routine. Lo stimolo è stato quello di andarmi ad interessare di argomenti completamente nuovi, come la parte industriale della macchina insieme ad altre valutazioni legate al progetto, questo è stato molto stimolante e mi ha attratto enormemente”.
Da chi è venuta l’idea del rilancio di un brand come IF?
“L’idea del rilancio di IF non è partita da me, ma sono salito a bordo circa 7 o 8 mesi fa avvicinato dagli altri investitori, che a loro volta avevano già iniziato tempo addietro nella trattativa di acquisizione del brand. Sono stato coinvolto con piacere ho fatto delle veloci riflessioni fiutando quello che poteva essere lo sviluppo di un progetto così ambizioso e ora sono qui”.
Sarà un marchio coerente con la tradizione?
“Assolutamente si -dice Alessandro- la vettura svelata per la prima volta a Milano nelle sue forme definitive e realizzata secondo una filosofia della nostra famiglia”.
Quali saranno le differenze tra i vari modelli?
“Sono previste tre differenti declinazioni dello stesso modello, orientate a diversi target ma tutte caratterizzate dai due elementi fondanti del Dna della casa: le sportività, che nelle competizioni degli anni eroici le permise di imporsi all’attenzione de-gli appassionati, e il lusso assoluto che ne fece il brand più ambito dallo “star system”, da politici e potentati di ogni Paese, e che oggi trova espressione in un una gamma i cui prezzi – da 2.750.000 euro tasse escluse- la dicono lunga sull’esclusività che oggi come ieri qualifica il costruttore”.
Torniamo al mondo “normale”, quali sono le principali difficoltà che sta attraversando il settore automobilistico?
“La difficoltà nel consegnare nuove macchine in tempi ristretti. Da una parte siamo avvantaggiati perché vuol dire avere poco magazzino ma dall’altra siamo costretti a far aspettare il cliente anche otto mesi”.
Il vostro Gruppo ha diversificato le proprie attività. Ce le può raccontare?
“Parallelamente al settore auto il Gruppo Fassina cresce nel settore immobiliare e finanziario. Il ramo immobiliare vanta acquisizioni e lottizzazioni di zone industriali in Veneto, Friuli e Lombardia, per un milione di metri quadrati.
Oltre a questo, il ramo finanziario vede crescere partecipazioni in diverse aziende di credito e non poi puntiamo molto su “Autosystem” dove all’anno noleggiamo circa 35.000 auto a lungo termine e oltre 2.000 a breve termine poi una immobiliare in Italia, una in Romania, l’hotel Ambra a Cortina. Sua la decisione di entrare nel settore della distribuzione carburanti con la PetrolServiceed il marchio H6”.
La Fassina S.p.A ha tre gruppi distinti.
Uno si trova a Milano seguito da Tony e da Ado, fratello di Alessandro dove seguono in par-ticolar modo la distribuzione della Bentley e McLaren.
Il secondo è Audi Veneto con Autopolar dove siamo soci al 50%. Terzo gruppo segue l’Auto-system società di noleggio.
CHI È ALESSANDRO FASSINA
Alessandro Fassina, nato a Valdobbiadene nel 1966, dopo aver conquistato il titolo mondiale Rally entra nel Gruppo occupandosi del settore non-auto.
Figlio di Tony anche lui pluricampione di rally negli anni ’80.
Con lui continua la tradizione dei successi sportivi: vince infatti nel 1990 il titolo di Campione Italiano Rally alla guida di una Ford Sierra Cosworth, cui fa seguito nel 1993 quello di Campione del Mondo tra le vetture di produzione a bordo di una Mazda GT-R e per riuscirci ha dovuto partecipare a 10 gare.
E’ vicino anche al sociale facendo parte di “XI di Marca” associazione che raggruppa imprenditori e sportivi e organizza eventi benefici inoltre, circa un anno fa è nata una onlus denominata Fondazione “Fassina for Children” che ha lo scopo principale di sostenere economicamente tutte quelle situazioni a rischio riguardanti il mondo giovanile, con raccolta di fondi da destinare ad opere di sostegno per l’infanzia abbandonata.
Segue da vicino la crescita immobiliare e si interessa delle risorse finanziarie del Gruppo facendo capo alle società Fassina Immobiliare e Fassina Partecipazioni.
Alessandro è sposato e ha due figli, Francesco 25 anni che lavora in azienda e Giuditta, 23 che studia Diritto Internazionale.
di Giampaolo Zorzo