Una serie ad alto tasso di azione
E’ la quinta apparizione sullo schermo per Jack Ryan, personaggio inventato da Tom Clancy. Ma è la prima volta che gli autori si cimentano con una serie TV. In precedenza, a dare il volto a Ryan sono stati Alec Baldwin, Harrison Ford, Ben Affleck e Chris Pine nei film “Caccia a Ottobre Rosso” del 1990, “Giochi di potere” del 1992, “Sotto il segno del pericolo” nel 1994, Al vertice della tensione nel 2002 e “Jack Ryan: L’iniziazione nel 2014”. Nella serie, le sembianze di Ryan sono assunte da John Krasinski, affermato attore americano noto al pubblico per la partecipazione alla fortunata serie “The Office”.
La storia si sviluppa in quattro stagioni da otto puntate ciascuna – eccetto l’ultima, che è da sei – per un totale di trenta episodi. In ogni stagione Ryan affronta nemici sempre più potenti e sempre più cattivi, potendo fare affidamento soprattutto sui suoi brillanti ragionamenti, senza disdegnare un po’ di azione. A dargli una mano ci saranno il suo capo, James Green (interpreato da un ottimo Wendell Pierce) e Mike November (bravissimo Michael Kelly).
Tutti gli episodi, la cui durata varia dai 42 ai 64 minuti, possono essere visti gratuitamente su Amazon Prime Video (bisogna essere abbonati al servizio Prime). In ogni stagione, la trama è serrata e molto coinvolgente, con poche pause e nessun vero momento di noia. Al pari di altre serie, nella prima stagione il protagonista riscontra un certo successo con l’universo femminile, mentre nelle stagioni successive gli sceneggiatori si concentrano maggiormente sulla vicenda. Ottime le scelte dei “villain”, i cattivi di turno. L’ultima stagione lascia un po’ l’impressione di essere “tirata via”, complici anche le condizioni in cui è stata girata, ovvero in tempi di Covid. Ma resta complessivamente un ottimo prodotto, con finali più che apprezzabili, compreso l’ultimo che chiude alla perfezione la quarta stagione.
Insomma, un titolo da segnare in vista del prossimo inverno e in generale una serie che appassionerà gli amanti del genere. Buona visione!
di Ubaldo Saini