Al momento di andare in stampa registriamo un Treviso a due volti.
Quello che quando gioca in trasferta non riesce a portare a casa risultati positivi mentre quando gioca al Tenni vince due su due e contro formazioni che sono state costruite per il salto di categoria.
Tenendo conto che si tratta di una neo promossa società e tifosi si devono considerare sodisfatti anche perché, a differenza della Eccellenza, la nuova categoria è insidiosa e difficile.
La formazione allenata da Michele Florindo gioca un buon calcio e, l’obiettivo dichiarato dalla proprietà è di disputare un campionato di transizione ma che il nome Treviso si legga sempre sulla sinistra della classifica e magari, perché no, strizzare l’occhio ai play off.
Poi, la prossima stagione, con qualche innesto mirato puntare più decisamente alle zone nobili della classifica per riportare i colori biancocelesti in Lega Pro, obiettivo dichiarato dalla società e dal consorzio e che la città merita per storia, stadio e forza economica.
Altra nota positiva, forse la migliore è l’affluenza allo stadio. I tifosi, a parte qualche mal gestione, ha sempre risposto “presente” e non ha mai mancato il proprio sostegno.
I ragazzi della Curva Di Majo sono sempre fantastici sia quando la squadra militava in A e B ma anche quando colpa presidenti senza soldi e senza idee hanno trascinato la squadra in Promozione.
Nell’ultima partita casalinga sono state ben 1300 spettatori che hanno varcato l’ingresso e questo, per la serie D è un numero davvero alto.
A noi piace curiosare a casa degli altri e, tanto per fare qualche esempio, alla partita tra la seconda squadra della Juventus e la Torres c’erano256 paganti, tra Recanatese e Spal tra paganti e abbonati, 900 spettatori, Tra Olbia e Ancona 780, Lumezzane-Renate 104 paganti, 60 abbonati e gli esempi potrebbero perdersi nella quantità. E’ vero che parliamo di piazze piccole ma è anche vero che si tratta di Lega Pro.
Per il Treviso 1300 spettatori è un buon numero adesso sta alla squadra non disperdere questo patrimonio e far si che entro fino campionato la media possa alzarsi fino ad arrivare alle 2.000 presenze
di Giampaolo Zorzo