Dopo Stallone, anche il suo rivale entra nel mondo delle serie tv
Era lo scorso aprile quando ci occupammo di “Tulsa King”, la serie tv che vede come protagonista Sylvester Stallone (apriamo parentesi: ci sarà la seconda stagione). Alla veneranda età di 75 anni, “Sly” aveva deciso di entrare nel mondo delle serie tv interpretando il personaggio di Dwight Manfredi. A quel punto la domanda era quasi inevitabile. Cosa avrebbe fatto l’eterno rivale, ovvero Arnold Schwarzenegger? La risposta non si è fatta attendere troppo, e così lo scorso maggio Netflix ha lanciato Fubar, una serie di 8 puntate da circa 45 minuti ciascuna. Il tema è quello dello spionaggio: padre e figlia scoprono di aver lavorato segretamente per la CIA per anni, e si rendono conto di non conoscersi affatto. Dovrebbe essere il momento della pensione per Luke Brunner (Schwarzenegger), ma sapete come vanno queste cose nelle serie tv: c’è sempre un’ultima missione da completare e un super cattivo da sconfiggere. Ma per farlo bisogna imparare a lavorare assieme, e farlo con la figlia Emma (Monica Barbaro) non sarà così semplice.
La serie ha un ritmo molto serrato e ci si annoia ben poco. Netflix ha puntato molto sulle dinamiche di conflitto padre/figlia (ma anche ex marito ed ex moglie, come vedrete), con tutta una serie di situazioni divertenti che ne scaturiscono. Ottimi i personaggi di contorno e le loro storie. Una differenza rispetto al rivale è nell’età dichiarata: nella serie, Schwarzenegger dice di avere 65 anni quando erano 10 in più al momento del ciak. Stallone ha invece confermato l’età reale in Tulsa King (è un classe 1946). Schwarzenegger è stato subito entusiasta di accettare il ruolo – il primo, lo ricordiamo, sul piccolo schermo – vuoi per i toni leggeri, alla “True Lies”, vuoi perché c’era il giusto mix di azione e divertimento. FUBAR, per chi se lo stesse chiedendo, sta per “Fucked Up Beyond All Recognition”, che tradotto dal gergo militare significa che una cosa è andata terribilmente storta.
Insomma, dismessi nel 2011 i panni di governatore della California e messi invece in pausa gli impegni cinematografici, Schwarzenegger si è calato in un ruolo inedito e ben riuscito, al punto tale che, al pari del rivale, anche Fubar è stata riconfermata per una seconda stagione. E noi non vediamo l’ora di gustarcela.
di Ubaldo Saini