La Fiera internazionale dell’agricoltura di Santa Lucia di Piave si aprirà quest’anno con la festività dell’8 dicembre: la tradizionale kermesse del territorio trevigiano sarà nella prima giornata dedicata in particolare ai bambini e alle famiglie -come del resto tutta l’edizione di quest’anno- con una nuova Baby Farm in un’area esterna e in una coperta di 300 mq., con giochi e spettacoli di animazione.
“Apriremo con una festa nella festa” dice Alberto Nadal, amministratore unico dell’Azienda speciale Fiere di Santa Lucia “per poi entrare nel vivo affrontando i temi consueti dell’innovazione, della tecnologia e della sostenibilità delle filiere produttive. Come sempre, la nostra sarà una proposta fieristica trasversale e completa, con le novità del mercato, i migliori prodotti e servizi per la viticoltura, la frutticoltura, la zootecnica, le attività forestali e e del settore delle energie rinnovabili”.
Oggi la Fiera di Santa Lucia rappresenta la più importante rassegna italiana di tecnologie agricole avanzate e sostenibili, con oltre 50.000 mq di esposizione esterna e le due grandi filande ristrutturate con sale convegni e spazi espositivi. Nel contempo, la Fiera di Santa Lucia, che negli ultimi anni ha attirato una media di 100.000 visitatori, è una vera festa del territorio trevigiano -e non solo- con molteplici eventi legati all’agroalimentare e spettacoli per bambini e famiglie.
“Anche per noi” ricorda Nadal “come per tutto il sistema fieristico italiano l’uscita dalla pandemia è stata evidentemente una sfida vinta, anche grazie all’appoggio e al sostegno delle istituzioni che recentemente e per la prima volta hanno esplicitamente inserito le fiere nel paniere degli asset fondamentali per la promozione del sistema. Non dimentichiamo che sui 119 miliardi di euro di valore di produzione dell’industria turistica, 3,6 miliardi derivano dal comparto fieristico, con le sue 4mila unità produttive e 15mila occupati. Si tratta ora di procedere con più energia, come sottolineato da AEFI (Associazione espositori e fiere italiane), di cui facciamo parte, sul tema dell’attrattività straniera: ancora troppo pochi sono i visitatori provenienti dall’estero rispetto a quanto accade nei Paesi competitor come la Germania”.
Una mission quasi obbligata per una Fiera come Santa Lucia, che nacque nel VII secolo d.C. A un guado del Piave come punto di incontro tra i mercanti della Pianura padana e quelli del Nordeuropa. Sono 300 gli espositori accreditati quest’anno e, come già negli anni scorsi, gli spazi disponibili sono esauriti già da tempo.
“L’edizione 1363” conclude Alberto Nadal “sarà all’insegna del rinnovamento e una sezione, dedicata ai giovani, verterà sul recupero degli antichi mestieri, perchè il rinnovamento non può prescindere dalle nostre tradizioni, che possono aprire inaspettate prospettive di occupazione e di sviluppo”.
L’inaugurazione ufficiale si svolgerà nella mattinata di domenica 10 alla presenza del presidente Luca Zaia. Top secret, per ora, il nome della madrina di quest’anno: si preannuncia però che sarà un personaggio molto amato dal pubblico televisivo e legato al mondo dell’agricoltura.
di Lorenzo Baldoni