HADSTUDIO

Casa: un luogo, una persona, una relazione, un’esperienza architettonica, un desiderio?

Sicuramente il nucleo dove definiamo la nostra qualità di vita. Un punto focale intorno al quale si sviluppa la nostra relazione con il mondo esterno.
Casa è piacere, è design, è funzionalità, un sogno cullato a lungo che può presentare qualche sfida nella sua realizzazione.
Had Studio si colloca nel territorio di Treviso come avanguardia del lusso, distinguendosi per esperienza e qualità.
I suoi architetti danno profondità e realtà al progetto di casa, accompagnando il cliente in un percorso pensato per fare i passi giusti, agevole, con la sensibilità e la professionalità che li contraddistingue.
Silvia Visentini e Luca Rando, vent’anni di esperienza e soci fondatori di HAD Studio, propongono una visione matura capace di orientarci nel complesso mondo dell’edilizia.

UNO DEI PRIMI DILEMMI CHE AFFRONTIAMO QUANDO CI APPRESTIAMO A “FARE CASA” È SE ACQUISTARNE UNA NUOVA DI ZECCA, UNA DA RISTRUTTURARE O SE COSTRUIRLA DALLE FONDAZIONI SU PROGETTO. COSA NE PENSATE?

“Potremmo mettere queste tre opzioni in una scala crescente di libertà e impegno direttamente proporzionali.
Acquistare una casa nuova – fatta e finita – ci solleva dalla maggior parte delle incombenze ma riduce le nostre possibilità di personalizzazione soltanto alla scelta dei complementi d’arredo.
La seconda opzione è una via di mezzo: ristrutturare richiede un investimento di tempo ed energie, nonché la professionalità di un certo numero di professionisti, d’altra parte però ci darà l’occasione di creare un’abitazione più conforme alle nostre necessità e al nostro gusto.
Costruire dalle fondazioni richiede un maggior impegno ma affidandosi ad un architetto esperto capace di strutturare un progetto di alta sartoria edile possiamo esprimere noi stessi con la massima libertà nel rispetto del budget e soddisfare in toto i nostri desideri abitativi.”

COSA SIGNIFICA “CASA MODERNA ED ECOLOGICA” NEL 2022?

“La modernità è l’equilibrio tra il rispetto dei caratteri tipologici del luogo e le esigenze del nostro tempo, tra cui l’ecologia. Un cubo bianco in mezzo alla campagna veneta non è moderno, è solo un cubo bianco uguale a cento altri cubi bianchi che non si integrano con l’ambiente circostante.
La ricerca moderna di pulizia delle linee e la moda minimalista rispondono ai bisogni di accessibilità degli spazi, utilità, semplicità ed ottimizzazione. Attenzione però: less is more until less is a bore! Il meno è di più finché il meno non è noia, come disse il celebre Robert Venturi.
Una modernità etica risponde a criteri di sostenibilità ambientale attraverso la scelta e la provenienza dei materiali, la forma e l’orientamento. Un esempio: un’ampia vetrata rappresenta un elemento moderno non di per sé ma in quanto occasione di continuità con l’esterno e contatto con la natura, la collocheremo a sud per sfruttare la luce e il calore in inverno, proteggendola con schermature solari per ottimizzare l’apporto termico in estate.”

COME SI È EVOLUTO LO SPAZIO ABITATIVO NEGLI ULTIMI ANNI?

“Non ci accontentiamo più di pensare lo spazio a misura d’uomo, non ci basta soddisfare i nostri bisogni in termini funzionali, la casa ha una forte componente emotiva e ci fa sentire bene quando ci permette di coltivare la nostra interiorità.
Va di moda l’open space perché la casa è diventata un luogo di socialità che vede la donna e l’uomo condividere lo spazio in un rapporto paritario; al contempo l’ingresso della vita pubblica nel privato rende necessari degli spazi personali. Pensiamo allo smart working: se prima della pandemia avere uno studio in casa era un lusso, ora è una necessità che andrà confermandosi sempre più in quanto rappresenta un miglioramento della qualità di vita e un risparmio energetico su ampia scala.”

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