SEAT CUPRA: dinamica, aggressiva, ma anche comoda ed estremamente versatile: è l’ultima nata del giovane marchio spagnolo, una full electric tutto pepe.
Chi l’ha detto che l’auto elettrica è solo un veicolo ecologico ma privo di prestazioni e di emozioni? Chiunque abbia affermato ciò sarà costretto a rivedere buona parte delle proprie convinzioni dopo aver provato l’ultima realizzazione di Cupra, ex reparto corse SEAT e brand tra i più dinamici del panorama europeo dell’automobile.
Mentre si godeva il successo di critica e di vendite del SUV coupé Formentor, l’equipe ispano-tedesca è tornata al lavoro per proporre un prodotto diverso, una berlina compatta 2 volumi a propulsione interamente elettrica. Quello che poteva apparire come un azzardo per un brand basato sul connubio tra sportività e qualità premium si è invece tradotto in qualcosa di estremamente accattivante, grintoso eppure comodo ed utilizzabile in tanti differenti ambiti. Cupra Born, appunto, il cui nome non è dovuto al verbo inglese noto che significa nascere ma al quartiere storico di Barcellona El Born, da sempre conosciuto come zona di contrasti, di mode e di sperimentazioni. Una descrizione che rispecchia perfettamente il carattere della vettura col marchio ramato. Scopriamola assieme.
COM’È FATTA: VISTA DA FUORI
Tanta grinta, impronta massiccia, family feeling presente. È una Cupra, non c’è dubbio, anche se il DNA comune con Casa madre Volkswagen (la piattaforma MEB condivisa dalla ID.3) è evidente. Il marchio tribale color rame campeggia in vari punti – è anche proiettato sull’asfalto in condizioni di bassa visibilità nella modalità parcheggio al momento dell’azionamento del telecomando – ed al retrotreno è sormontato dalla fanaleria posteriore che riprende il design già visto sulla Formentor e sull’allestimento della Leon. Come già per la sorella teutonica ID.3, le dimensioni sono generose: oltre 4,3 metri di lunghezza, 1,8m di larghezza, passo di 2,765m ed una altezza da terra di 1537mm rendono Born massiccia mantenendo comunque una linea filante. Merito anche della mascherina inferiore, del taglio dei fanali anteriori, del caricamento dell’assetto sull’avantreno che conferisce un aspetto grintoso. Il telecomando d’apertura nonché chiave d’accensione è personalizzabile, consentendo diverse modalità di azionamento dello sblocco delle portiere per garantire la sicurezza soprattutto dei passeggeri più piccoli; semplice ed intuitivo il comando del portellone posteriore che dà accesso ad un portabagagli da 385 litri (capienza aumentabile a 1267 litri reclinando i sedili). I cerchioni da 18 pollici hanno un design abbastanza classico ma, come optional, sono disponibili anche elementi più sportivi e leggeri da 19 o 20 pollici che riprendono il look ramato del brand e conferiscono un carattere ancor più grintoso alla vettura.
COM’È FATTA: GLI INTERNI
Comfort vero per cinque persone, diversi dettagli ricercati, qualche piccola pecca. Questa è in breve la descrizione degli interni della Born, caratterizzati dall’adozione di sedili sportivi avvolgenti ma ugualmente comodi per passeggeri di tutte le taglie e dall’ormai consueto schermo dell’infotainment digitale da 12 pollici – per chi non si accontenta, con 1000 euro extra è disponibile l’Head-up display a realtà aumentata che proietta direttamente sul cristallo anteriore tutte le informazioni di marcia. Lo stile Cupra emerge soprattutto la sera, al buio, con l’illuminazione ramata dei profili interni che strappa un sorriso di compiaciuta approvazione. Suscita invece qualche perplessità iniziale il comando del cambio automatico che è posizionato in un curioso pomello a destra del quadro strumenti digitale: richiede un po’ di pratica per familiarizzarsi ma in breve se ne comprendono tutte le funzioni. La qualità delle plastiche è buona ma non di assoluta eccellenza, aspetto in cui Born forse difetta un po’, ma è un dettaglio trascurabile nel complesso. Molto buone le prestazioni dell’impianto di climatizzazione che reagisce in fretta ai comandi garantendo la corretta temperatura – per i più esigenti, c’è l’opzione pompa di calore con un sovrapprezzo di mille euro. Apprezzabile l’attenzione rivolta al conducente, con piastra di ricarica per il cellulare, mentre un avviso video e sonoro ricorda di non dimenticare nulla all’interno della vettura all’atto di scendere.
COME VA SU STRADA
Rapida e silenziosa, Born si dimostra a suo agio in praticamente tutte le condizioni. Non si percepisce alcuna rumorosità né vibrazione dal vano motore, nemmeno spingendo la vettura al massimo della velocità autostradale da codice ed oltre. La frenata, affidata a due freni a disco all’anteriore ed a due generosi tamburi al posteriore, è modulabile nell’uso quotidiano e pronta nei casi di possibile collisione, completata da un efficiente sistema di avviso sonoro al conducente. L’accelerazione piuttosto veloce nella risposta proietta Born a 100 m/h in 7,5 secondi con una spinta generosa ed una agilità quasi insospettabile per una 2 volumi di simili dimensioni. Lo sterzo è morbido e reattivo al tempo stesso regalando un vero piacere di guida sul misto ma consentendo anche manovre complesse nei vicoli cittadini e nelle operazioni di parcheggio in cui la telecamera posteriore gioca un ruolo essenziale, vista la ridotta luce del lunotto. Da degna figlia di brand sportivo, Cupra Born vanta un assetto da competizione, con sospensioni rigide che ne esaltano le caratteristiche in velocità e nei movimenti dinamici. Al volante si ottengono delle soddisfazioni che compensano la mancanza del sound di un motore termico grazie ad una saggia combinazione tra prestazioni, comfort e carattere. Buona l’autonomia che è attualmente di 340 chilometri per un modello che dichiara una potenza massima di 150 CV; per l’autunno è atteso l’upgrade della power unit, con una batteria da 150kW e 204 CV capace di una autonomia da 540 chilometri. La ricarica con cavo rapido consente di accumulare l’80% della capacità massima della batteria in mezz’ora, un valore che con il motore più potente dovrebbe garantire di poter percorrere almeno 100 chilometri dopo 7 minuti di rifornimento.
GIUDIZIO COMPLESSIVO
È una vera sorpresa positiva, questa Cupra Born. Agile e scattante, potente il giusto, capace di districarsi in diverse situazioni, l’elettrica spagnola conquista dopo pochi chilometri trascorsi al volante trasmettendo un feeling di sicura affidabilità e di comodità unito a prestazioni di tutto rispetto. Pur migliorabile in qualche dettaglio, è una vettura impiegabile in tante diverse occasioni e non solo una automobile da città: l’autonomia consente la classica gita fuori porta del sabato piuttosto che l’arrivo a destinazione per una vacanza fuori regione mentre le dimensioni di abitacolo e bagagliaio permettono di trasportare un buon numero di colli senza eccessive preoccupazioni. La già annunciata versione da 204 CV potrà riservare un raggio d’azione maggiore e più divertimento ad un veicolo che nasce come esperimento di mobilità sostenibile adattato all’indole giovane e sportiva della Casa. Cupra Born parte da un prezzo base di 38.900 euro (salvo sconti ed incentivi statali), da cui si sale attingendo al fornito catalogo optional per un’esperienza di guida sempre più piacevole. Non sono certo pochi, i soldi richiesti per mettere in garage questo gioiellino della tecnica, ma è praticamente impossibile restare delusi dall’investimento. Se si cerca un’alternativa ecologica alla solita 2 volumi, approfittando delle facilitazioni previste dalle normative anti inquinamento, Born è una carta da giocare in una partita ancora per pochi intimi che nei prossimi tempi vedrà crescere ancora la concorrenza. Ma poche rivali prometteranno un carattere caliente come l’iberica dal cuore tedesco.
di Federico Bettuzzi
Si ringrazia Borsoi Srl per la concessione del veicolo in prova. Per ulteriori informazioni www.borsoi.net