Al via la stagione 2023/2024: sarà l’anno della rinascita?
Fare le carte ad una formazione quasi completamente rinnovata, sia essa di calcio, basket, o qualsiasi sport di squadra, è un’impresa ai limiti dell’impossibile. L’esperienza può aiutare, ma la verità in tasca non ce l’ha nessuno. La Nutribullet, esponente principale della palla a spicchi trevigiana, sta per cominciare una nuova stagione nel massimo campionato di Serie A, e l’incertezza regnerà sovrana. Almeno fino al primo salto a due ufficiale, che sarà il primo ottobre a Milano. Allenatore e dirigente nuovo, giocatori nuovi, solamente Faggian e Zanelli confermati dalla passata stagione: quale squadra è lecito aspettarsi?
In verità dalle amichevoli estive qualcosa si è già intuito. Dopo il consueto ritiro a Domegge di Cadore, subito una vittoria per 80 a 72 contro Brindisi nel torneo Dalla Riva a Cavallino. Nella finale del torneo, sconfitta con Venezia per 85-79, poi vittoria a Istrana nel memorial Paronetto per 87-79 su Cremona.
Risultati che lasciano il tempo che trovano, ma che già fungono da indicatore su cosa ci si potrà aspettare dai giocatori quando la posta in palio saranno due punti sonanti. Partiamo dalle note “dolenti”: purtroppo il centro Camara sta saltando buona parte della preparazione per un fastidioso infortunio al ginocchio. Non si tratta di un infortunio grave, ma certamente non agevolerà l’inserimento del centro senegalese. Meno serio è invece quanto accaduto all’esterno Bowman durante il primo match a Cavallino: frattura al naso e qualche giorno di lavoro separato per evitare guai peggiori. Chi è sceso in campo ha invece fatto vedere già ottime cose. Essenzialmente, ci si aspettava una squadra frizzante e da corsa, e così è stato. Certo, la precisione non è ancora delle migliori, ma l’inizio è confortante. Harrison ha già dimostrato di essere un leader, in campo e fuori. Young, quando si sarà tolto di dosso la ruggine accumulata nell’ultimo anno, potrà tornare ad essere dominante. Paulicap è stato una sorpresa positiva: intenso, aggressivo in difesa, preciso nel gioco d’area. Booker ha un bel ventaglio di opzioni con la palla in mano, Allen sa fare di tutto, Zanelli toglie le castagne dal fuoco e Mezzanotte ha un ottimo tiro. Queste, a caldo, le prime impressioni, poi logicamente in una stagione entrano in gioco moltissime variabili e capire come la squadra si adatterà alle diverse situazioni è difficile. Certo è che le prime impressioni sono certamente positive, e giocare assieme non potrà fare altro che contribuire al miglioramento del team.
Riepilogando, si comincia in trasferta il primo ottobre a Milano, poi in casa contro Brescia l’8, quindi trasferta a Sassari e Reyer in casa alla quarta di campionato. Come inizio non c’è male, e sarà meglio farsi trovare pronti per indirizzare subito la stagione nella giusta direzione.
di Ubaldo Saini