Ok, questa serie non è tra gli ultimissimi titoli usciti nel catalogo Netflix. Ma si sa, si avvicinano le vacanze di Natale, c’è più tempo libero a disposizione… E allora perché non vedere (o terminare la visione) di questa serie che si è conclusa nel 2021? Lucifer è una serie allegra, divertente, ma anche riflessiva. 93 episodi che volano via veloci, soprattutto le prime tre stagioni targate Fox. Nelle ultime tre arriva Netflix e tende un po’ ad esagerare con alcuni sviluppi della trama, compreso l’inserimento di alcuni personaggi non proprio all’altezza del cast principale. Nel complesso la serie rimane sempre interessante, ricca di colpi di scena e di azione. La trama, in breve: Lucifer è il signore degli Inferi, ma è annoiato del suo ruolo ed è in rottura con Dio, suo padre. Decide di prendersi una vacanza e assieme alla demone Mazikeen si trasferisce a Los Angeles dove apre il “Lux”, un night club che diventa ben presto molto popolare. L’omicidio di un’amica porterà Lucifer a conoscere la detective Chloe Decker, con la quale nascerà un rapporto complesso e articolato. Altri personaggi principali sono il detective Espinoza (ex marito di Chloe), Amenadiel (fratello di Lucifer), la psicologa Linda Martin e l’esperta forense Ella Lopez.
Alcuni buoni motivi per guardarla? Anzitutto la qualità del casting principale. Tom Ellis è un vero protagonista a tutti gli effetti, con espressioni molto varie e doti canore insospettabili (la sua versione di “Nothing Else Matters” dei Metallica è notevole). Il tema del desiderio rimane centrale in tutte le stagioni e l’animo umano viene esplorato a fondo in tutte le sfaccettature. La colonna sonora, per gli appassionati di musica rock, è sempre una garanzia.
Qualche curiosità: la serie è finita nel 2021, ma quasi tutti i membri del cast principale sono rimasti prigionieri dei loro personaggi interpretati in Lucifer. Solamente D.B. Woodside, che ha interpretato Amenadiel, si è rivisto in una serie di successo, “The Night Agent”. Nella terza stagione si rivede con piacere Tom Welling, l’attore che aveva interpretato il giovane Clark Kent nella serie TV “Smallville”. Infine la serie ha subito diversi tentativi di cancellazione nel corso degli anni: i temi affrontati, e la loro modalità, non sono andati troppo giù a diverse associazioni religiose, né è stato gradito il fatto di voler far passare il “diavolo” come un personaggio buono. Perciò se volete godervela ricordate che è pur sempre un’opera di fantasia… e buona visione!
di Ubaldo Saini