Domenica 4 febbraio si svolgerà a Fonte (Tv) la Marcia per la Pace, con partenza dalla Chiesa di Onè di Fonte e arrivo al Palazzetto dello Sport di Casoni di Mussolente.
Organizzata dalla Diocesi di Treviso e Pastorale Sociale e del Lavoro, in collaborazione con Caritas Tarvisina, Migrantes, Centro Missionario, “La Vita del Popolo” e supportata da Azione Cattolica e AGESCI.
Abbiamo chiesto a don Paolo Magoga, direttore della Pastorale Sociale e del Lavoro e parte attiva nell’organizzazione, di parlarci di questa edizione.
Don Paolo, la Marcia Diocesana della Pace si avvicina, ci può parlare del tema scelto per quest’anno?
Certamente. Il tema della marcia di quest’anno sarà incentrato sulle tre intelligenze: mente, cuore e mani. Prendendo ispirazione dal messaggio di papa Francesco, vogliamo riflettere sulla pace in termini di pensiero, sentimento e azione.
Come si tradurrà questo tema nella marcia?
Durante il percorso, rifletteremo sulla pace che si pensa, si sente e si fa, seguendo il messaggio del Papa. Vogliamo sottolineare l’importanza delle nuove tecnologie, senza demonizzarle, ma anche senza permettere loro di dettare le regole del gioco.
Ci sarà spazio per ascoltare testimonianze durante la marcia?
Certamente. Vogliamo dare voce a quella parte di mondo spesso silenziosa, come il Creato, i poveri e le persone vittime della guerra. Queste realtà, spesso dimenticate, sono fondamentali. Vogliamo evitare che diventino solo “scoop” momentanei e garantire che rimangano nel nostro interesse a lungo termine.
Qual è la sfida principale, secondo lei, che papa Francesco ci lancia nel suo messaggio?
La sfida chiave, secondo il Papa, è quella di trasformare le spade in vomeri. Cerchiamo di dare significato a questa domanda con il contributo del nostro vescovo. Il pontefice sottolinea l’importanza di azioni che rispettino e servano la dignità umana e del creato, in particolare coinvolgendo le istituzioni educative. È una responsabilità che riguarda l’intera famiglia umana, non solo pochi individui.
Grazie, don Paolo, per condividere queste prospettive sulla Marcia Diocesana della Pace.
Grazie a voi. Speriamo che questo evento possa ispirare azioni concrete per la costruzione di un mondo più pacifico.
di Nicoletta Bortolozzo